Nell'ambito della categoria dipinti murali rientrano gli interventi su affreschi, dipinti a base di calce, finiture pittoriche e decorazioni in genere.
Il restauro è stato eseguito sulle superfici architettoniche interne del salone principale e dello scalone monumentale di palazzo Barni. La volta dello scalone è decorata con un affresco raffigurante “ Borea rapisce Orizia ”, racchiuso in una fastosa cornice in stucco. Nel salone vi è una sorta di prosecuzione della storia del primo affresco, “ Boreadi scacciano le Arpie ”, ed è sempre profilato da una cornice in stucco molto elaborata.
Il santuario della Beata Vergine Maria di Visello si trova sopra la frazione di Gazzane a Preseglie all’interno del bosco montano, lungo un sentiero che è stato anticamente di importante comunicazione e accesso alla Val Sabbia. Come cita la relazione storica a progetto il luogo è documentato, infatti, come sito di culto antico. L’atto di fondazione del santuario riporta la data del 1527 e l’impostazione architettonica originaria è molto simile all’attuale.
Gli stucchi sono costituiti da materiale composito e sono realizzabili con una grande quantità di ingredienti.
Le sostanze più ricorrenti nell'impasto sono: gesso inerte o riempitivo, carbonato di calcio, polveri macinate estratte dalle rocce calcaree o dal marmo, sabbia o rena. Per l'intonazione cromatica possono essere miscelate terre, ocre o polveri di carbone e un legante (colla animale, caseina o caseati e oli siccativi).
Due lavori di stucchi restaurati:
Stucchi dorati.
Stucchi modellati a forme vegetali.